NINNA NANNA ALL’ITALIA
Versi e musica di Mauro Geraci
Ninna nanna all’Italia, perché, non c’è verso, qualunque istanza di rinnovamento sociale (non parliamo di rivoluzione), qualunque essa sia, viene neutralizzata e risucchiata, per una ragione emergenziale o per un’altra, in un Centro divoratore come la Gorgone della mitologia greca. Già a fine Ottocento queste cose le aveva colto benissimo il grandissimo De Roberto ne I Vicerè. Un Centro azzurro, giallo, verde, rosso, rosa, nero, multicolore, multiculturale, multitrasversale, tecnico per non usare le antiche formule tri, quadri, pentapartitiche… questa Ninna nanna all’Italia, davvero rassicurante , fa pendant con quella che scrissi non tanto tempo fa assieme a Simonetta Ceglie, intitolata La Sagra delle Sardine. Ma ve lo siete mai domandato che fine hanno fatto e, soprattutto, in quale mare sono nate quelle Sardine… ve le ricordate quelle Sardine poverine, innocentine, “proletarine”? Mah! Io me lo chiedo sul finale di questa mia ninna nanna, ripensando al grande Charlot… sintiti, cari amici, sentiri chi c’è di sentiri, diceva il grandissimo Cicciu Busacca.
testo
Fai la nanna Italia bella
tra papà Draghi è mamà Mattarella,
se piangi ancor che non c’è la dc
a darti il ciuccio c’è oggi il pd.
Bò, bò, bò,
statti tranquilla che il centro tornò,
con Draghi capo dei tuoi paladini
e il prode Orlando Dario Franceschini.
Nel ciel di notte non fischia più il vento
e con Di Maio ora canta contento
Grillo, Salvini e anche Berluscon
non te li rompono più li co…
Ò, ò, on,
dormi tranquilla non c’è la Melon,
della Carfagna, della Gelmini
or s’innamorano tutti i bambini.
Oh, oh, oh..
Co, la, o,
la ninna nanna con lo smartphon
or te la suona perfin la Brunetta
e se non dormi ti sgrida e bacchetta.
Co, co, vid,
dell’Azzolina ti resta il rossetto
e se la sogni al Conte vicina
Bianchi lo copre con la mascherina.
Bò, bò, bò,
dai che nessun fa la rivoluzion
e a farti coccole e le moine
presto vedrai ritornar le sardine.
Le sardine, ma dove saranno finite mai la Sardine… chissà!
«Io cerco la Sardina, Sardina, mia Sardina
la cerco e non la trovo chissà dove sarà.
La vo’ cercando tutto il giorno
l’annunzio ho messo sul giornal,
mi par vedere sempre intorno
quel bel visino celestial.
Credei vederla una mattina
tra molta folla su di un tram
ma grida a un tratto una vocina:
“Olà signor, ma che facciam?
Il vostro agire è molto stran,
tirate indietro quella man, man, man, man…
Io cerco la Sardina, Sardina, mia Sardina
la cerco e non la trovo chissà dove sarà!”»
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