Giovedì 28 novembre 2024, dalle ore 9,30 alle 12,30,
presso il PICCOLO TEATRO
in Via Monastero 1 a PATERNO’ (Catania)
LA PIAZZA, LA SCUOLA E LA PAROLA CANTATA
Il valore didattico del sapere critico e dello spettacolo multimediale dei cantastorie.
Laboratorio per gli studenti dell’Istituto Istruzione Superiore “Mario Rapisardi” di Paternò
a cura di Francesca Busacca e Mauro Geraci
Il laboratorio La piazza, la scuola e la parola cantata. Il valore didattico del sapere critico e dello spettacolo multimediale dei cantastorie, riguarda l’analisi e il recupero, in chiave didattica, di prospettive letterarie, narrative, comunicative e conoscitive proprie della canzone popolare italiana. L’intento è quello di avviare, a partire dallo studio delle modalità narrative dei cantastorie dell’Italia del Sud, sperimentazioni inerenti le possibili tecniche per pensare, costruire, documentare, comunicare e rappresentare il sapere, la propria memoria storica, la storia degli altri. Si esploreranno, così, le particolari mescolanze tra lingua e dialetto, oralità e scrittura, forme e generi che caratterizzano la parola dei cantastorie. Attraverso ascolti ed esemplificazioni verrà illustrata la morfologia linguistica, stilistica, espressiva, retorica e tematica della poesia narrativa dei cantastorie e del racconto in versi. Verranno quindi indagate le materie – fatti di cronaca, avvenimenti storici, storie di vita, miti e leggende, ecc. – su cui gli alunni potranno concretamente esercitarsi ad applicare le particolari strategie comunicative dei poeti-cantastorie. Verrà quindi approfondita la dimensione musicale: l’uso narrativo e rappresentativo dei moduli ritmico-melodici, come gli stili declamatori e improvvisativi impiegati nelle storie e ballate, le tecniche di “messa in musica” ed esecuzione cantata di testi poetici precedentemente prodotti. Si passerà quindi alla dimensione visiva e all’uso dei cartelloni spiegando i modi in cui i cantastorie progettano il cartellone a scene quale schematizzazione grafica della storia prima individuata, documentata, scritta e cantata. Per passare poi al gesto e alla teatralità, tra estraniamento e partecipazione: ci si soffermerà su come l’insieme delle componenti espressive impiegate dai cantastorie confluisca nel progetto spettacolare compiuto in piazza dove la narrazione e la riflessione storica si attua attraverso l’alternanza di atteggiamenti descrittivi basati sull’estraniamento e sulle partecipazioni mimetiche tese a impersonare i vari personaggi che compaiono nei fatti narrati. L’intento finale di questo incontro è quello di far sperimentare agli alunni il carattere speculativo, contraddittorio, riflessivo, insomma la grande multidimensionalità con cui i cantastorie trattano la materia narrativa e la porgono alle riflessioni mutevoli, insospettabili, impreviste della piazza. Verranno così approfonditi gli aspetti antropologici connessi al rapporto tra la piazza e la scuola quali spazi, non soltanto architettonici, della pubblica riflessione e della democrazia.
Locandina