Cinecittà: arrestati per spaccio di cocaina due Casamonica
Con il marito in carcere spacciava cocaina insieme al cognato “per far mangiare i figli”. A finire nei guai due appartenenti alla famiglia Casamonica, un 30enne ed un donna di 32 anni, compagna di un altro membro della famiglia ora in carcere. Lo spaccio in un appartamento in zona Cinecittà.
In particolare sono stati gli investigatori del commissariato Tuscolano, diretti da Fiorella Bosco, nell’ambito dei servizi per la repressione e il contrasto del traffico e dello spaccio di sostanze stupefacenti, nella giornata del 12 maggio scorso ad arrestato i due, per concorso nei reati di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti del tipo cocaina e hashish.
In particolare nella giornata del 12 maggio scorso i poliziotti del commissariato Tuscolano hanno effettuato un apposito servizio di osservazione ed appostamento nella zona Cinecittà Est, dove era stato segnalato un appartamento, abitato da una famiglia di Casamonica, dove si svolgeva una fiorente attività di spaccio di sostanze stupefacenti di diverso tipo.
Con l’ausilio di personale cinofilo e del cane Erna hanno effettuato una perquisizione domiciliare presso la suddetta abitazione e da subito hanno potuto verificare la piena attendibilità della notizia, in quanto la donna, compagna di un componente della famiglia Casamonica, ora in carcere, ha tentato di disfarsi di alcuni involucri di cocaina occultati nel reggiseno, facendo disperdere la sostanza sul pavimento. La donna subito dopo il rinvenimento della droga ha detto “lasciamela mi serve per far mangiare i miei figli”, aggiungendo che in casa non deteneva altra droga.
Ma lo stato di agitazione della stessa donna e la presenza nel domicilio di suo cognato, con precedenti specifici di Polizia, ha lasciato intuire che nell’appartamento fosse nascosta altra sostanza ed infatti, grazie anche all’infallibile fiuto del collega quattrozampe, sono stati trovati altri involucri di droga fino ad un totale di 24,9 grammi lordi di cocaina e 6,7 grammi lordi di hashish, oltre a materiale per il confezionamento delle singole dosi e la somma contante di euro 160,00 in banconote di vario taglio, sicuro provento dell’attività illecita.